1. Prefazione 3M™ ESPE™ SINFONY™ é il nuovo composito fotopolimerizzato 3M ESPE a particelle ultra-fini, caratterizzato da elevata resistenza meccanica, indicato a scopo di rivestimento completo di protesi fisse o mobili su armatura metallica, intarsi, corone singole, ponti con rinforzo in fibre di vetro e caratterizzazione individuale di denti protesici prefabbricati. 2. Introduzione 2.1 Storia L’uso di Bis-GMA nei materiali dentari é stato descritto per la prima volta nel 1962 da Bowen, che, facendo uso per primo di riempitivi vetrosi con superficie modificata per rinforzare le resine, inventò i compositi, così come li intendiamo oggi.Nell'era precedente le pioneristiche innovazioni di Bowen, si usavano solo prodotti in polvere o liquidi a base di PMMA/MMA. I compositi disponibili prima dell'invenzione di Bowen non si prestavano ad essere lucidati compiutamente, poiché i riempitivi avevano una consistenza che, rispetto agli standard attuali, definiremmo a grana grossa. A partire dal 1968, l'uso di riempitivi a particelle fini ha permesso di lucidare a specchio anche compositi con riempitivi. Ciò ha aperto la strada all'impiego di compositi con microriempitivi per uso dentale nelle zone in cui il risultato estetico é particolarmente importante.Ulteriori passi avanti sono stati compiuti con l'avvento delle tecniche di polimerizzazione per esposizione a radiazioni - inizialmente con luce UV - anche se la limitata profondità di polimerizzazione, ha impedito che ciò rappresentasse un evento veramente rivoluzionario. A partire dal 1977 sono comparsi sul mercato i primi materiali dentali polimerizzabili alla luce visibile.Dopo i prodotti a base di MMA e Bis-GMA, che inizialmente erano autopolimerizzanti o termopolimerizzabili*, nel 1982 sono entrati in commercio i primi compositi fotopolimerizzati con microriempitivi per otturazioni indirette in composito, che si sono rivelati notevolmente superiori rispetto ai materiali a base di MMA, sia per la maggior resistenza all'abrasione e la più elevata stabilità cromatica, sia per le migliori caratteristiche fisiche intrinseche.
I moderni compositi fotopolimerizzabili per restauri indiretti sono più efficaci e più facili da usare rispetto al tipo che polimerizza a caldo. A conferire al materiale l'auspicata lucidezza è il riempitivo a grana ultra-fine, che generalmente si presenta sotto forma di polimero frammentato o di agglomerato, le cui particelle primarie hanno un diametro medio < 0,05 m m.I compositi cosiddetti ibridi trovano impiego da molto tempo per otturazioni dirette. Oltre ai "microriempitivi", i compositi ibridi contengono anche "macroriempitivi", ossia da particelle con diametro medio < 10 m m.Dal momento che la loro proprietà reologiche (fluidità) sono migliori di quelle dei compositi contenenti unicamente microriempitivi, é stato possibile aumentare il volume di riempitivo e quindi migliorare ulteriormente le proprietà del materiale, con conseguenze veramente infinitesimali sulla qualità della superficie.Tuttavia i compositi ibridi sono risultati inadatti per le ricostruzioni indirette e per le otturazioni degli incisivi, non essendo possibile renderli sufficientemente lisci. Solo molto di recente le procedure di macinazione sono state perfezionate anche per quel che riguarda la produzione di macroriempitivi, consentendo di ottenere particelle di dimensioni medie comprese tra 0,5 e 0,6 m m.I compositi così ottenuti sono noti come ibridi a particelle ultrafini. A prescindere dai nomi commerciali dei vari prodotti, tutti i compositi per ricostruzioni indirette di nuova generazione sono ibridi a particelle ultra-fini. 2.2 Motivazioni Il nuovo materiale per ricostruzioni indirette in composito 3M™ ESPE™ SINFONY™ é stato messo a punto sulla base delle seguenti premesseInnanzitutto, l'obbiettivo era quello di migliorare la particolare consistenza tixotropica che contraddistingue Visio Gem, senza per questo modificare la tecnica di stratificazione a cui sono abituati gli odontotecnici; secondariamente, era importante fare in modo che si potesse continuare ad usare erogatori ampiamente collaudati e testati, che assicurano grande maneggevolezza, e le lampade per la fotopolimerizzazione.Altro elemento di importanza fondamentale era la compatibilità totale con il sistema Rocatec, che si é guadagnato un posto di tutto rispetto nella moderna tecnologia dei restauri indiretti.In questo modo SINFONY, il nuovo composito per ricostruzioni indirette 3M ESPE, assicura ai tecnici esperti nell'uso di Visio Gem una compatibilità totale con I sistemi precedenti e consente quindi di accedere in maniera semplice e soprattutto economica ai materiali di nuova generazione.Alla luce delle proprietà descritte qui di seguito, che sono state alla base dello sviluppo di SINFONY, appare lecito parlare di un nuovo tipo di tecnologia dei compositi.Con questo spessore minimo di 1 mm, SINFONY é perfettamente adatto all'escuzione di riscostruzioni indirette in composito. Questo obbiettivo é stato raggiunto grazie al notevole miglioramento delle proprietà fisiche del materiale, in particolare per quanto riguarda la resistenza all'abrasione.Le caratteristiche fisiche, le ricerche condotte in seno all'azienda e da laboratori indipendenti e le esperienze pratiche maturate sino a questo momento giustificano addirittura un ampliamento delle indicazioni del prodotto, così da comprendere intarsi, corone singole e ponti con rinforzo di fibre di vetro.La nuova tecnologia dei riempitivi ha consentito di migliorare sensibilmente la traslucenza, soprattutto del composito incisale. Allo stesso tempo, sono state migliorate tutte le altre proprietà ottiche di opalescenza, fluorescenza e trasparenza, che conferiscono un aspetto molto più naturale ai restauri eseguiti con SINFONY.La tendenza all'accumulo di placca, comunemente riscontrata in tutti i compositi per le ricostruzioni indirette, ad eccezione del PMMA e della ceramica, é stata visibilmente ridotta agendo in maniera specifica sul potenziale superficiale* e conferendo al prodotto buone Caratteristiche di LucidabiIità.I test di laboratorio hanno registrato una diminuzione di circa il 40% dell'accumulo della più comune flora batterica del cavo orale. In vivo, SINFONY é uscito decisamente vincitore dal confronto diretto con Visio Gem e con prodotti della concorrenza.Alla base di tutti questi aspetti sta lo sforzo di confezionare protesi che assicurino la massima durata e l'aspetto più naturale possibile. *Le superfici sono caratterizzate fondamentalmente dai fattori della ruvidità umettabilità e potenziale superficiale. A seconda del tipo di gruppo funzionale cui appartengono (per es. gruppi idrossidi idrofili o gruppi carboidrati idrofobi) e della carica superficiale, essere rappresentano un determinato grado di umettabilità e uno specifico potenziale superficiale (potenziale zeta). Se la superficie di un corpo solido viene immersa in una soluzione elettrolitica (saliva), si producono cariche superficiali che dipendono dalla costituzione chimica dei materiali e che producono una differenza di potenziale tra la superficie e la soluzione. Il cosidetto potenziale zeta é uno dei parametri che accompagna questo fenomeno, ed é quindi uno dei fattori che determinano l'accumulo di proteine e cellule sui substrati. Non bisogna tuttavia dimenticare che le misurazioni dell'umettabilità e dei potenziali zeta sono eseguite con metodi macroscopici, che possono fornire solo una visione generica della superficie microscopicamente etereogenea di un composito. ~ effettive relazioni che intervengono nel corso ditale fenomeno rivestono un'importanza non trascurabile e non possono essere spiegate nel dettaglio in questa sede. 2.3 Indicazioni In virtù delle sue eccezionali proprietà meccaniche (elasticità, resistenza all'abrasione e all'urto) e ottiche, SINFONY trova utile impiego non solo in tutta gamma di indicazioni tipiche dei rinvesti.menti estetici, ma anche in altre indicazioni che esulano da questo ambito,SINFONY é adatto per: - rivestimenti indiretti in composito per corone e ponti - corone interne - intarsi - corone e ponti rinforzati in fibre di vetro - ponti di Maryland - corone telescopiche e conometriche - attacchi e impianti - faccette estetiche - provvisori a lungo termine e relative caratterizzazioni - personalizzazione di protesi e di singoli denti protesici in resina e ceramica - riparazioni extra-orali
3. Basi chimiche 3.1 Panoramica generale La dentina è un esempio di composito naturale. Essa é formata, in parte, da una matrice organica di collagene con depositi di piccoli cristalli inorganici di idrossilapatite. I compositi dentari sono sempre costituiti da una matrice organica in cui si depositano riempitivi inorganici. Oggi, oltre ai metacrilati monofunzionali, si usano come base inorganica soprattutto gli acrilati polifunzionali.
Fig:1-Struttura di un composito ibrido:Matrice di resina-Riempitivi-Strato di silano A causa dei ben noti svantaggi che presentano, i monomeri monofunzionali come l'MMA, non sono più considerati materiali d'avanguardia a scopo di rivestimento. La polimerizzazione dei monomeri bifunzionali attualmente in uso determina la formazione di strutture reticolate tridimensionalmente, il che in pratica significa che si forma un'unica macromolecola.Poiché i doppi legami dei classici monomeri per uso dentale rappresentano solo una piccola parte della molecola, il ritiro da polimerizzazione risulta ridotto rispetto all'MMA (la maggior parte della molecola del monomero resta invariata durante la reazione).Anche l'assorbimento d'acqua é limitato dai segmenti centrali della catena del monomero, che sono in genere, altamente idrofobi.Gli elevati pesi molecolari indicano che i monomeri non diventano più volatili a temperatura ambiente.Uno degli svantaggi tipici dei monomeri per uso dentale comunemente reperibili sul mercato, come il Bis-GMA, é costituito dalla loro viscosità estremamente elevata, che rende necessario l'impiego di monomeri cosidetti fluidificanti, come il TEGDMA, sostanze che dall'altra parte annullano, almeno in parte, i vantaggi appena descritti.La probabilità che nessuno dei due doppi legami di un monomero bifunzionale reagisca durante la polimerizzazione é minima. Inoltre, anche la mobilità di eventuale monomeri rimasti nella matrice densamente reticolata é praticamente nulla. Di conseguenza, rispetto all'MMA, il rilascio di monomeri residui é di gran lunga inferiore. Ed ora passiamo ai componenti inorganici. Ci sono vari tipi di vetro, speciali vetro-ceramiche e quarzo che trovano impiego come macroriempitivi per applicazioni dentarie. La moderna tecnologia di macinazione consente di produrre particelle con diametro medio <1µm, senza far ricorso a particelle abrasive. Le particelle di abrasivo che si staccano dagli attrezzi o dal rivestimento della macina danno luogo a polveri opache non utilizzabili per applicazioni dentarie.A causa dell'elevata aggressività dell'ambiente orale, i riempimenti devono necessariamente possedere una stabilità idrolitica molto elevata. L'indice di rifrazione dei materiali usati deve corrispondere a quello dei monomeri. E' auspicabile che la matrice vetrosa contenga un elevato quantitativo di biossido di silicio, che ne assicura una silanizzazione duratura.Oltre a questi macroriempitivi, si usa con la stessa funzione di microriempitivo anche la silice pirogena, che é una forma di biossido di silicio amorfo con particelle primarie di diametro < 0,05 µm, prodotta con fiamma ossidrica. Queste particelle vantano una superficie molto estesa (fino a 350 m2/g) e producono quindi un effetto addensante molto pronunciato. Si usano per limitare le proprietà reologiche del composito, vale a dire la fluidità. Le particelle di microriempitivi possono infilarsi nelle fessure che si creano tra i macroriempitivi. A causa dell'effetto addensante, il riempitivo deve essere inseriti nei compositi conteneti unicamente microriempitivi sotto forma di polimero frammentato o di agglomerato.Essendo tutti composti da riempitivi inorganici sotto forma di vetro ultra-fine o di polveri di vetroceramica, e da una matrice costituita da monomeri metacrilati polifunzionali, tutti i compositi fotopolimerizzabili per rivestimento della nuova generazione corrispondono a questa descrizione e quindi rientrano ancora nella categoria dei compositi o compositi per restauri indiretti.Denominazioni come Polyglass®, Ceromer® e simili non stanno ad indicare, dal punto di vista scientifico, nuovi gruppi di materiali, ma rappresentano semplicemente uno strumento promozionale usato per differenziare questi dai materiali di prima generazione. 3.2 proprietà del materiale Rispetto ai materiali plastici privi di riempitivi, i compositi con riempitivi presentano proprietà decisamente superiori: Un sacco vuoto non stà in piedi!lì vecchio detto dei chimici secondo cui "più ce n'é, meglio é", vale a dire, maggiore é la quantità di riempitivo, migliori sono le proprietà del materiale, vale confermato solo fino ad un certo punto e, a rigor di logica, solo se la matrice in resina é identica. Aumentando il contenuto di riempitivo incompressibile da un lato aumentano i valori di alcuni parametri, come la resistenza alla compressione, ma dall'altro si rischia di influire negativamente su fattori come la resistenza alla flessione e all'urto, rendendo fragile il materiale. Infine, la resistenza all'abrasione ò subordinata non solo al volume di riempitivo, ma anche alla forma e alle dimensioni delle particelle. Analogalmente, anche la qualità della silanizzazione delle superfici di riempimento gioca un ruolo decisivo rispetto a tutte le caratteristiche appena citate. I materiali di riempimento rimangono permanentemente incorporati nella matrice di resina attraverso il rivestimento di silano di cui sono ricoperti. Quest'ultimo serve a migliorare le proprietà meccaniche e a prevenire l'infiltrazione d'acqua e di altri liquidi all'interfaccia matrice/riempitivo sulla superficie del composito.
Fig:2-Silanizzazione dei riempitivi I:Le molecole di silano(destra) si legano alle funzioni idrossile e ossigeno della superficie del riempitivo
Le superfici idrofile del materiale di riempimento (vedere grafico, in alto a sinistra) vengono ricoperte da una pellicola idrofoba attraverso il processo di silanizzazione (vedere parte bassa del grafico), che quindi consente ai monomeri 'oleosi" (idrofobi) di umettare la superficie. Poiché di regola, si utilizza silano metacrilico (vedere grafico, in alto a destra), durante la polimerizzazione le particelle di riempitivo vengono incorporate nella matrice sintetica attraverso un processo chimico e quindi irreversibile.L'intero processo sembra semplice solo sulla carta. In pratica, deve essere perfettamente controllato perché produca un materiale con caratteristiche ottimali.
Fig:3-Silanizzazione dei riempitivi II:Al termine della silanizzazione In confronto ai materiali sintetici privi di riempitivi, i compositi di solito presentano maggiore resistenza all'abrasione e resistenza meccanica.In generale, si può affermare che addizionando materiali di riempimento si riduce il ritiro di polimerizzazione. Anche il coefficiente di dilatazione, che é inferiore a quello della matrice di resina, contribuisce a contenere la dilatazione e la contrazione termica. Ciò diminuisce le sollecitazioni a carico del legame metallo-resina che accompagnano eventuali oscillazioni termiche. I riempitivi inerti, ovviamente, riducono anche l'assorbimento d'acqua da parte del materiale.lì grado di lucidità ottenibile dipende dalle dimensioni della grana del materiale di riempimento impiegato, poiché é proprio la granulometria del riempitivo a conferire alla superficie minima la ruvidità possibile. 4. Composizione del prodotto 4.1 Componenti del prodotto Il sistema 3M™ ESPE™ SINFONY™ prevede 16 dentine corrispondenti ai colori della scala Vita.Per ciascun colore esiste il relativo opaco.Ci sono quattro materiali specifici per l'area incisale, per le zone incisale e occlusale si può ricorrere ai due materiali effetto-smalto, "polar" e "sun". Inoltre, l'assortimento comprende quattro materiali trasparenti opalescenti e si completa con cinque dentine opache. Per la personalizzazione del manufatto, si può scegliere tra nove supercolori e cinque opachi intensivi. 4.2 Elementi costitutivi SINFONY é un composito a particelle ultra-fini (O composito ibrido a particelle ultra-fini) e, in quanto tale, contiene due tipi di riempitivi:il macro riempitivo (vetro borosilicato alluminio stronzio con particelle di diametro medio tra 0,5 e 0,7 µm, 40% in perso) e il microriempitivo (silice pirogena 5% in peso), le cui particelle si possono inserire nei vuoti esistenti tra le particelle di macroriempitivo. Fig:4-Composizione di SINFONY:Monomeri(48%)-Catalizzatore(1%)-Vetro(40%)-Si02(5%)-Silano(1%). Rispetto ai materiali della concorrenza, SINFONY ha un contenuto di riempitivo inferiore di circa il 50% (l'1% è rappresentato dallo strato di silano), ed é questa caratteristica che conferisce al materiale la sua esclusiva consistenza tixotropica.L'ingrediente principale della miscela di riempitivi di SINFONY™ é un vetro borosilicato alluminio stronzio ultra-fine di dimensioni inferiori al micron. Contiene inoltre silice pirogena, nota anche come biossido di silicio microdisperso.Una caratteristica assolutamente nuova é rappresentata dall'aggiunta di uno speciale vetro ionomerico (5% in peso) che influisce sul potenziale superficiale di SINFONY in modo tale da ridurre al minimo la tendenza all'accumulo della placca, secondo quando indicato in precedenza. Al tempo stesso l'additivo in questione non altera le altre proprietà favorevoli del composito. Anche il colore e la stabilità agli attacchi acidi sono pari a quelli di SINFONY nella versione priva ditale additivo.Come dimostreremo qui di seguito, SINFONY possiede straordinarie proprietà merceologiche, che derivano dal perfetto controllo del pretrattamento del riempitivo e dal sistema monomerico altamente reattivo (una miscela di monomeri alicati e cicloalifatici), unito al foto-catalizzatore opportunamente ottimizzato.I componenti messi a punto e brevettati dai ricercatori 3M ESPE, sono stati applicati sia ai monomeri sia al catalizzatore.li sistema monomerico SINFONY é caratterizzato da bassa viscosità e altissima reattività. Entrambi questi parametri contribuiscono a fare in modo che la resina formi reticolazioni ad elevata densità.La bassa viscosità è il presupposto essenziale affinché i monomeri siano in grado di diffondersi adeguatamente nei centri attivi (radicali) del polimero in via di formazione.L'elevata idrofobicità dei monomeri usati SINFONY presenta un tasso di assorbimento d'acqua decisamente interiore a quello di tutti i prodotti della concorrenza. Il sistema monomerico SINFONY di nuova creazione non contiene Bis-GMA né TEGDMA. Lo speciale sistema monomerico, una miscela di monomeri alifatici e cicloalifatici, consente di ottenere proprietà meccaniche straordinarie, come ad esempio la resistenza alla compressione, alla flessione e all'abrasione, e contemporaneamente di conservare un grado di rigidità soddisfacente, e quindi un'elevata resistenza agli urti. Questi parametri sono particolarmente importanti per un materiale di rivestimento ad uso protesico. 5. Risultati dei test 5.1 Dati fisico-tecnici Tutti i parametri fisici di 3M™ ESPE™ SINFONY™ che incidono sulle prestazioni dei com-positi per ricostruzioni indirette risultano pienamente soddisfacenti. Di conseguenza, si può affermare che SINFONY risponde al requisito di possesso di proprietà fisiche ottimali.Il valore della resistenza alla compressione riscontrato in SINFONY é simile a quello registrato nei più importanti materiali di rivestimento testati, ma è decisamente migliore rispetto al valore riscontrato in Visio Gem. Fig:5-Resistenza alla compressione Powers (J Dent Res, VoI. 78,1999) è arrivato addirittura a dimostrare che SINFONY risultati più vantaggioso dei materiali della concorrenza dal punto di vista della resistenza alla compressione. Fig:6-Resitenza alla compressione-Risultati di laboratori indipendenti Per quanto riguarda la resistenza alla flessione (in base alla norma ISO 10477, Materiali per corone e ponti a base di polimeri) appare evidente un salto di qualità nello sviluppo dei compositi per restauri indiretti. La resistenza alla flessione é uno dei parametri più importanti per questo tipo di materiali. I provini sono stati sottoposti contemporaneamente a sollecitazioni da trazione, di compressione e di taglio. A 105 MPa, SINFONY ha fatto registrare un aresistenza alla flessione maggiore di circa 40% rispetto a quella del Visio Gem Fig. 7 - Resistenza alla flessione - ISO 10477. Allo scopo di dimostrare la qualità uniforme di SINFONY, é stata condotta una prova prolungata che prevedeva di far bollire i provini fino a un massimo di 30 giorni. Da tale prova non sono emerse differenze statisticamente significative. Fig:8-Resistenza alla flessione di Sinfony dopo bollitura Nel corso di una prova di flessione si stabilisce parimenti anche il modulo di elasticità, che indica la rigidità del materiale. Un modulo di elasticità basso equivale a flessibilità mentre un valore elevato dello stesso é indice di fragilità. L'ideale per il materiale da rivestimento sarebbe possedere un elevata resistenza alla flessione e un modulo di elasticità relativamente basso. Nel caso delle protesi mobili, ad esempio, tali caratteristiche impedirebbero la desquamazione del rivestimento, per quanto questo sia sottoposto a sollecitazioni e addirittura a deformazioni.SINFONY offre un ideale connubio di resistenza alla flessione e modulo di elasticità. Con particolare riferimento agli scheletrati, altri materiali presentano un modulo di elasticita' troppo elevato e risultano quindi eccessivamente fragili. Fig:9-Modulo di elasticità-ISO 10477 Le prove di resistenza alla compressione e alla flessione si effettuano con metodi statici, mentre la resistenza all'urto (DIN 53 453, Test di urto trasversale) si valuta con metodo dinamico. li provino, fissato ad un apposito pendolo, viene fratturato con un martello, mentre si misura l'energia necessaria a provocarne la rottura.In bocca questo tipo di sollecitazioni si verifica quando per esempio, i denti schiacciano un frammento di guscio di noce rimasto in un dolce, oppure per effetto di una forza esterna (per es. una caduta) o di fenomeni di malocclusione. Quando si impiegano materiali con scarsa resistenza agli urti i test cImici rilevano una maggior incidenza di scheggiature e di fratture. Fig:10-Resistenza agli urti-Din53453 A 7,5 mJ/mm2, SINFONY reagisce nettamente meglio degli altri materiali moderni. Solidex, BelleGlass e Targis sono relativamente fragili e non sono in grado di soddisfare i requisiti qualitativi che ci si aspetta da un moderno prodotto di rivestimento.La resistenza all'abrasione é un altro requisito importante per i materiali di rivestimento, in particolare quando si usano sulle superfici occlusali. Fig:11-Abrasione - Metodo ACTA La resistenza all'abrasione dei nuovi materiali di rivestimento é stata determinata con metodo ACTA (abrasione ad opera di tre agenti: mola con provino, mola antagonista e un terzo agente simulatore di cibo) e rapportata a Visio Gem, assunto come metro di riferimento. lì metodo ACTA, che usa la pula di miglio come abrasivo, dà risultati sovrapponibili a quelli emersi dagli studi clinici sull’abrasione.La resistenza all'abrasione di SINFONY risulta superiore a quella di Visio Gem del 55%. Anche gli altri materiali di rivestimento di nuova generazione hanno fatto registrare valori più alti rispetto a Visio Oem.Un altro metodo è rappresentato dall'abrasione da spazzolino. Anche da questo punto di vista appaiono evidenti gli enormi progressi compiuti dai compositi a particelle ultrafini sotto il profilo della resistenza all'abrasione Fig:12- Abrasione da spazzolino
L’assorbimento d'acqua é stato indicato come il fattore determinante per la decomposizione fisica e chimica del polimero.
Fig:13-Assorbimento d'acqua-iso 10477.
L'assorbimento d'acqua é direttamente proporzionale alla distruzione dell'area di confine tra il riempitivo e la matrice che ha come conseguenza un effetto plastificante sul materiale e una riduzione della resistenza alla trazione e all’abrasione.*A soli 15 µm/mm3 (misurati a base 150 10477, per es. dopo sette giorni), SINFONY ha fatto rilevare il più basso assorbimento d'acqua tra tutti i materiali testati. D'altro canto si sa che per la maggior parte dei prodotti l'assorbimento d'acqua non raggiunge il punto d'equilibrio nell'arco di una sola settimana. In tre dei quattro materiali di rivestimento analizzati, l'assorbimento d'acqua si può considerare completo solo dopo tre settimane. Per SINFONY, il valore finale é risultato appena inferiore ai 20 µm /mm3, mentre per Artglass è arrivato a 30 µm/mm3. Il valore limite, secondo la norma 150 10477, è di 32 µm/mm3, soglia superata da Zeta dopo solo un mese di conservazione in acqua.Parallelamente all'assorbimento d'acqua anche la solubilità é legata all'idrorepellenza della matrice polimerica e costituisce inoltre un indice di compiutezza da polimerizzazione. Da questo confronto SINFONY esce indiscusso vincitore. Fig:14-Solubilità Il modesto assorbimento idrico e la solubilità rappresentano senza dubbio le principali cause della scarsa propensione alle discromie rispetto ai prodotti analoghi della concorrenza, pur in condizioni alquanto critiche (invecchiamento per esposizione all'umidità, agli sbalzi di temperatura e alla luce allo xenon, immersione in succhi di frutta o in té dall'elevato potere macchiante). Powers (J Dent Res VoI. 78,1999) ha analizzato i relativi fattori chi influenzano tali parametri. I suoi risultati sono riportati qui oltre: Fig. 15 - Variazioni cromatiche: risultati di laboratori esterni (Invecchiamento, succo macchiante, tè macchiante). Le disecromie in genere vengono descritte su una scala L*a*b*. Una variazione ?E inferiore a 1,5 non genere non può essere percepita dall’occhio umano. 5.2 Adesione del metallo Al contrario della ceramica, si sa che i componenti fotopolimerizzabili non presentano una naturale tendenza ad aderire alla struttura metallica. 3M™ ESPE™ SINFONY™ quindi è stato specificamente modulato in base al collaudato sistema 3M™ ESPE™ Rocatec™ e, se usato insieme a Rocatec, assicura una tenuta ottima. Questo risultato si ottiene soprattutto aumentando la coesione nell'opacizzazione.Per la misurazione della resistenza al distacco in corso di prova di trazione, in un apparecchio di allineamento sono state incollate le teste di viti di prova opportunatamente sagomate. La rilevazione dei dati è stata eseguita dopo aver messo il provino a contatto con l'acqua ed averlo sottoposto a una serie di cicli termici. La resistenza al distacco per sollecitazione di taglio é stata calcolata in base alla norma SO 10477 (Emendamento 1). In tutti i sistemi analizzati la scementazione avviene inizialmente a livello dell'opaco, in che significa che in tutti i casi l'effettivo legame metallo-resina é risultato più tenace della resistenza intrinseca della resina. SINFONY ha fatto registrare il valore massimo di resistenza al distacco, sebbene tale valore non fosse significativamente diverso da quello di Visio Gem.Siloc, il successore di Kevloc, si è dimostrato migliore, ma comunque ancora lungi dal raggiungere gli insuperabili valori di resistenza al distacco a lungo termine di ROCATEC (Wòstmann, 1999).Nel corso di una prova di resistenza a trazione su una lega ad elevato tenore aureo è apparsa evidente l'eccellente resistenza a lungo termine al distacco di SINFONY/ROCATEC rispetto a prodotti della concorrenza.Anche nell'ambito di una prova di resistenza alle sollecitazioni di taglio, il legame tra SINFONY e ROCATEC e vari metalli si è rivelato più solido rispetto agli altri prodotti esaminati.L'assorbimento dell'acqua nella zona di giunzione si conclude dopo 1-3 mesi a seconda del materiale. L'indebolimento dello strato di adesivo saturo d'acqua al termine dei cieli di sollecitazioni termiche è quindi responsabile dei bassi valori di adesioni descritti in precedenza, anche se la resistenza al distacco misurata all'inizio, al termine dei cicli di sollecitazione termica (in assenza di saturazione dello strato adesivo), era risultata sufficiente. 5.3 Rinforzo con fibre 3M™ ESPE™ SINFONY™ si presta in maniera ottimale al rinforzo con fibre finalizzato alla realizzazione di ponti a più elementi in composito, privi di metallo ed esteticamente ineccepibili oltre che di provvisori a lungo termine. Con sistemi a fibre di vetro della Stick Tech (Stiek,Stick Net), Jeneric Pentron (Fibrekor) e Ivoclar (Vectris) è possibile confezionare ricostruzioni estremamente stabili.Osservando i risultati della prova di flessione illustrati qui oltre, si rivela in maniera inequi-vocabile che la resistenza aumenta proporzionalmente al volume di fibre di vetro incorporate, così come appare evidente che SINFONY è più compatibile con Vectris di quanto non lo sia Targis.In uno studio pubblicato nel 1998 è stata descritta la resistenza alla frattura di corone singole standardizzate. Anche in quel caso l'accoppiata SINFONY/Vectris si è dimostrata un'alternativa interessante a Targis/Vectris dal momento che, al termine dei cicli di sollecitazione termica, si è registrato addirittura un aumento della resistenza alla frattura.Al tempo stesso è stato pubblicato uno studio di Regensburg che, oltre a confermare le risultanze di cui sopra, ha dimostrato che SINFONY si lega tenacemente a Vectris non solo in fase iniziale, ma anche in seguito a riparazione (Vectris invecchiato). 6. Riepilogo SINFONY possiede tutti i requisiti che i moderni compositi di rivestimento devono presentare. Con questo materiale si è riusciti a migliorare il successo ottenuto con il sistema Visio Gem, di cui sono stati mantenuti o esaltati gli aspetti positivi e superati gli svantaggi. Nel frattempo SINFONY si è imposto sul mercato e ora rappresenta uno dei compositi più diffusi, soprattutto sul mercato tedesco.In particolare, va sottolineata l'importanza di questo felice connubio che ha visto, da un lato, il miglioramento delle proprietà tisiche e del risultato estetico, e dall'altro il mantenimeto di una notevole semplicità di utilizzo. Inoltre, il perfezionamento delle proprietà tixotropiche ha potenziato ulteriormente la piacevolezza d'uso di SINFONY.SINFONY surclassa in maniera eclatante i prodotti della concorrenza dal punto di vista della resistenza agli urti e dell'assorbimento dell'acqua, mentre è pari o superiore a questi relativamente a tutte le altre proprietà.Le eccezionali proprietà merceologiche e la vasta esperienza acquisita sul mercato hanno consentito di espandere ulteriormente la gamma di indicazioni di SINFONY, che ora comprendono anche corone singole, corone e ponti con rinforzo e intarsi. 7. Bibliografia A.R iebeling, I. Bunlmann, A. 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Materail und Verarbeitung eines lichthàrtenden Komposits", dental-labro, XLVII, Heft 3, 1999. O. Ehehait Sinfony - Anwendungsbeobachtungen in der verblendtechnik", dental-labro, XLVII, Heft 4,1999.
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Tratto dal dossier prodotto SINFONY |