Laboratorio Odontotecnico Oral2k

CAD 3Shape – Il futuro è oggi…

Le nuove tecnologie hanno portato nel laboratorio odontotecnico un cambiamento strutturale, oramai l’odontotecnica tradizionale, di concezione “artigianale”,  sta’ pian piano, ma inesorabilmente, cedendo il passo all’odontotecnica digitale, in questo scenario l’azienda che probabilmente incarna maggiormente questa svolta è senza dubbio la danese 3Shape, attualmente produce l’accoppiata scanner/software più performante che ci sia, tenendo conto che anche sul fronte scanner orale, con il sistema Trios e relativa integrazione con il laboratorio, sembrano un passo avanti ai concorrenti.

Il Sistema 3shape per il Laboratorio è composto come tutte le sistematiche da un PC ed uno scanner, nel nostro laboratorio abbiamo un D800 quindi tutto quello che leggerete e vedrete è realizzato con questa unità.

Il software è composto sostanzialmente di 4 comparti:

  • Gestione ordini
  • Gestione Scanner
  • Disegno virtuale
  • Opzioni software (librerie , parametri e licenze)

 

Modulo Ordini

Il modulo ordini è il punto di partenza della sistematica 3Shape, in questo modulo si progetta il dispositivo; la scelta dei materiali, dei pilastri , degli intermedi, i connettori, i parametri standard dei milling center ecc.. in senso generale le opzioni di base del dispositivo che andremo a realizzare.

Esistono in realtà due moduli ordini il “classico” in 2D (fig.1) e la nuova versione in 3D(fig.2),  onestamente della versione in 3D non se ne sentiva la necessità anche se devo riconoscere che ha un ottimo impianto grafico, il 2D va benissimo è razionale e semplice da usare.


 

Gestione Ordini 2D.

 

Gestione Ordini 3D.

 

Gestione Scanner

Una volta progettato il nostro dispositivo si passa all’acquisizione dei modelli, il software anche in questo caso è intuitivo e strutturato in maniera da guidare l’odontotecnico nelle fasi necessarie per l’acquisizione dei modelli di lavoro.

 

Interfaccia Scanner.

 

Come è possibile vedere  dalla fig.3 la schermata di acquisizione di divide sostanzialmente in 3 parti, in alto a sx troviamo le indicazioni di quello che dobbiamo fare, in basso a sx troviamo i parametri relativi a quella fase, mentre nella zona centrale verrà visualizzato il processo di scannerizzazione.

 

Disegno Virtuale (CAD)

Questo è il nuovo banco da lavoro dell’odontotecnico, non più cera e gesso, non più zeppa e spatola, ma bit e mouse, i nostalgici ed i romantici del nostro mestiere son certo che ora storceranno il naso, ma il progresso a volte può essere un valore aggiunto.

Qui di seguito vi illustro la realizzazione di una struttura in zirconio che successivamente sarà poi stratificata, anche se ogni lavorazione è diversa, l’approccio al CAD è uguale per tutte le lavorazioni, che si faccia una struttura in zirconio od un abutment personalizzato, i passaggi sono molto simili e comunque codificati, basta seguire le istruzioni ed un certo risultato di base è certo.

Anche in questa interfaccia 3Shape rispetta la propria codifica, in alto a Sx troverete le indicazioni su cosa fare e su che dente state agendo, in basso a Sx le opzioni e gli strumenti che potete utilizzare, nella zona centrale si visualizza il tutto.

Nella prima fase fig.4 e fig.5 ci occupiamo dell’inserzione, dei margini di chiusura e degli spazzi di cementazione, ne più e ne meno di come avremmo fatto normalmente, fatta eccezione per i parametri di fresaggio, che spesso vengono forniti dai vari milling center,  dopo una breve curva di apprendimento l’uso corretto di questi parametri guiderà il milling center nella direzione del vostro laboratorio e non viceversa.

 

 

Margini ed inserzione.

 

Spaziatore e parametri di fresaggio.

Il passo successivo è la modellazione vera e propria del dispositivo, posizioneremo in un primo tempo i nostri denti in maniera approssimativa, certo più saremo vicini al risultato finale meno lavoreremo nelle fasi successive, ma in questa fase l’importante è il posizionamento corretto dei volumi. (fig.6)

 

Posizionamento corretto dei volumi.

Successivamente andremo a raffinare il posizionamento con i numerosi strumenti che il software mette a disposizione.

A mio giudizio il più interessante è il “morphing”, si avvicina molto ai concetti di PKTomas, base di partenza di ogni odontotecnico in fatto di modellazione in cera (fig.7), agendo su dei singoli punti oppure su un gruppo di essi è possibile modificare l’anatomia del dente in maniera relativamente semplice. Il software prevede strumenti lavoro molto vicini al mondo odontotecnico, come la “spatola da cera” che da  la possibilità di aggiungere, togliere ed arrotondare la superfice del dente come se stessimo modellando in cera, oppure strumenti più di stampo informatico, come le macro,  fatte per realizzare ad esempio punti di contatto o compressioni sulla mucosa in maniera automatica.

 

Strumento di modellazione Morphing.

Uno degli aspetti che più affascinanti della progettazione virtuale è l’uso dell’articolatore (fig.8), il software contiene la versione virtuale dei più diffusi articolatori  presenti in commercio (SAM,Kavo,Denar,Artex e logicamente Ivoclar), una volta allineato al centro dell’articolatore è possibile fa simulare al software  i tracciati di lateralità, protrusione e retrusione e conseguentemente adattare il dispositivo a tali tracciati.

 

Articolatore virtuale.

Una volta modellato il nostro dispositivo, dato che nel nostro caso stiamo costruendo una struttura in zirconio da stratificare, passeremo alla riduzione del modellato in modo da creare lo spazio per la ceramizzazione, se fosse un monolitico, finalizzeremmo il lavoro in questa fase. (fig.9)

 

Fase di riduzione.

In questa fase possiamo costruire dei bordini lungo il margine di chiusura, secondo le tecniche normalmente usate nei nostri laboratori, sia in maniera automatica che in maniera manuale, l’uso del mouse rende questa operazione semplicissima. Qualora si desiderino è possibile realizzare anche dei rompiforza grazie allo strumento “spatola da cera”, oppure posizionare attacchi.

La fase successiva consiste nel realizzare i connettori, anche qui la 3Shape ha realizzato un interfaccia intuitiva.

 

Creazione dei connettori.

Spostando i punti blu si può dare la forma desiderata al connettore, il colore del connettore come potete vedere nella fig.10 indica all’operatore se sta realizzando un connettore corretto oppure no, il valore dei colori rispecchia il semaforo stradale, anche questo rende il tutto molto intuitivo.

Una volta terminato anche i connettori si finalizza il dispositivo, abbiamo in questa fase la possibilità di avere a video il risultato finale, se tutto ci soddisfa finalizziamo, altrimenti possiamo ulteriormente apportare piccole modifiche di superficie con i soliti strumenti che oramai abbiamo imparato a conoscere.  Se invece tutto va bene si può salvare il progetto per poi esportare i file STL da inviare al nostro milling center di fiducia.(fig.11)

 

Struttura finalizzata.

Ogni operazione è comunque reversibile sia a livello di “fase di design”,  sia a livello di singolo click, questo mette l’operatore nelle miglior condizioni di lavoro perché azzera completamente le possibilità di errore.

 

E'ASSOLUTAMENTE VIETATO riprodurre anche solo parzialmente qualsiasi contenuto del documento.

Accesso Utenti